A livello di contenuto, emerge una nuova centralità dei temi corporate, affiancati dai temi ESG (Ambiente, Sociale, Governance) al 29% e dai temi legati alle risorse umane al 21%, superando notevolmente l'offerta commerciale al 12% rispetto al 26% del 2022.

La comunicazione attuale si sta integrando in modo sinergico con le risorse umane (HR) al 78%, la leadership di CEO al 70% e la sostenibilità al 65%. Tuttavia, non sempre si registra una connessione fluida con le attività commerciali (43%) e le vendite (20%).

L'indagine eseguita sottolinea una certa cautela riguardo ai budget e alle nuove assunzioni, in un contesto di fragilità economica internazionale e di implementazione tecnologica dell'intelligenza artificiale (IA). Solo il 26% degli intervistati ha visto un aumento del budget per la comunicazione aziendale, mentre il 52% è rimasto invariato e il 22% è diminuito. Le risorse vengono allocate in modo omogeneo attraverso vari canali di comunicazione (ufficio stampa, owned media, progetti speciali), evidenziando un'interconnessione sempre più forte tra le dimensioni interna, esterna, digitale e tradizionale.

Anche per quanto riguarda le nuove assunzioni, il campione è diviso: il 43% dei responsabili non prevede nuove assunzioni, mentre il restante 56% lo farà con una priorità alla comunicazione esterna (28%), alle nuove tecnologie (28%), alla comunicazione interna (20%) e ai social media (20%).

L'intelligenza artificiale e la sfida delle competenze sono tematiche significative. Anche se l'87% dei responsabili della comunicazione ritiene che l'impiego dell'IA renderà la funzione di comunicazione più strategica, solo il 10% la utilizza in modo strutturato, il 14% in modo esplorativo e il 50% sta considerando l'implementazione. L'IA è vista come contributo significativo nelle attività tecniche come il targeting per le campagne (91%) e il monitoraggio dei risultati (86%), ma meno nelle attività di pianificazione strategica (49%).

Il 93% dei responsabili ritiene che le competenze richieste per svolgere il proprio lavoro siano cambiate rispetto all'inizio della loro carriera. La gestione dei canali e delle piattaforme proprietarie (78%), la velocità nella propagazione dei contenuti (75%) e la creazione di formati innovativi (75%) sono considerate competenze cruciali. Nonostante la crescita della cultura data-driven, la gestione dei media, la reputazione e lo stakeholder management rimangono fondamentali.

Le soft skills più richieste per il comunicatore ideale sono la flessibilità (15%), il problem-solving (14%) e il pensiero critico (13%). Tra le hard skills, l'analisi dei dati (31%), il project management (28%) e la pianificazione e il budgeting (16%) sono particolarmente rilevanti. In sintesi, la cultura data-driven si sta affermando, ma la capacità umana di leggere, interpretare e trasformare i dati rimane fondamentale, anche se supportata dall'IA.